“Per dare un’idea di cosa ci sia in ballo, considerate la seguente analogia. Una bimba sta imparando a gattonare, ma per il momento riesce solo a spostarsi all’indietro. Inizia a spingersi all’indietro per casa. Spingendosi all’indietro s’incastra sotto un mobile. Incastrata, piange… È incastrata e detesta esserlo. Così, per liberarsi, continua a fare la sola cosa che le riesce – si spinge all’indietro ancora di più, il che non fa altro che peggiorare ulteriormente il suo problema: è ancora più incastrata di prima. Se questa bimba sapesse parlare, darebbe la colpa al mobile per i suoi problemi. In fin dei conti ce la sta mettendo tutta per liberarsi. Ma naturalmente, il problema dipende proprio da lei… l’auto-inganno è simile. Ci rende ciechi di fronte alla vera natura dei problemi…”