In questi giorni l’EBA (European Banking Authority) l’organismo dell’Unione europea, che dal 1º gennaio 2011 ha il compito di sorvegliare il mercato bancario europeo, ha comunicato il cambio delle regole per la gestione dei conti in “rosso” che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2021. Gli addebiti automatici non saranno più consentiti se i clienti non avranno sufficiente disponibilità liquida sui loro conti correnti bancari.
Cosa comporta questo? Basteranno tre mesi di mancati pagamenti per una cifra minima di soli 100 euro per far scattare l’allarme che può portare al blocco dei Rid. Infatti l’istituto di credito dovrà segnalare il cliente alla centrale rischi e di classificare tutta la sua esposizione come “crediti malati”. Non saranno più possibili nemmeno piccoli sconfinamenti e potrebbe voler dire, per molti artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e anche per molte famiglie, non poter più usufruire di quelle piccole forme di flessibilità che, specie in questa fase così critica a causa degli effetti economici del Covid, sono fondamentali per far fronte ai pagamenti di utenze o altri adempimenti, come gli stipendi e i contributi previdenziali, le rate di finanziamenti e mutui. L’effetto potrebbe essere il rischio di una fortissima stretta al credito, conseguenza inevitabile delle segnalazioni alla centrale rischi e della riclassificazione degli affidamenti della clientela in caso di piccoli arretrati. Insomma con questo nuovo sistema si può mettere a rischio la liquidità per le piccole e medie imprese piegate dal Covid, ma si potrebbe mettere anche a rischio la tenuta del bilancio familiare di chi si è trovato in difficoltà proprio a causa della pandemia. Questo nuovo regolamento infatti non solo mette in pericolo le casse delle aziende ma anche quelle dei nuclei familiari. E di conseguenza su questo fronte si registrerà anche una stretta sull’erogazione del credito.
Ora, l’EBA è uno strumento di controllo europeo e di qui ognuno può trarre le proprie conclusioni. Ho voluto fare questo aggiornamento come completamento alla logica con cui è stato scritto questo articolo sull’euro digitale.
C.D.